Giovedì 20 settembre


ore 21.30 | Piccolo Teatro Grassi – Chiostro Nina Vinchi

LA SOCIETÀ DELLA STANCHEZZA: DA ELISABETTA I A BYUNG-CHUL HAN

Con Maria Pilar Pérez Aspa | fisarmonica Nadio Marenco | soprano Nina Solodovnikova | in collaborazione con Fondazione Teatro Donizetti e Fiato ai Libri

Il filosofo Byung-Chul Han nel suo saggio La Società della Stanchezza delinea i contorni del soggetto di prestazione, colui o colei che usa violenza a se stesso, fa guerra a se stesso, e che crede ciecamente nell’illusione che quanto più si è attivi, tanto più si è liberi. L’eccessivo aumento delle prestazioni in una società nevrotica e frustrata, chiamata infatti la società del doping dove l’individuo assume sostanze che aumentano le sue attività in modo prettamente chimico e questo dover essere sempre oltre i nostri limiti porta inesorabilmente all’infarto dell’anima. C’è così l’effetto di una stanchezza impotente, solipsistica che produce un isolamento e una separazione dei soggetti, i quali, esaurite le loro energie nel tentativo fallimentare di superare se stessi, ricadono sfiancati all’interno del proprio io. Un io incapace di guardare l’altro e di ascoltarlo. Questi concetti così contemporanei ma anche così inafferrabili meritano di essere approfonditi e abbiamo scelto di analizzarli mettendo a confronto il pensiero di Byung-Chul Han con estratti di letteratura e drammaturgia teatrale contemporanea e attraverso straordinari passaggi tratti dalla biografia di Elisabetta I scritta da Carolly Erickson lo scorso anno. Faranno da cornice le note del Castello di Kenilworth di Gaetano Donizetti con una selezione di brani studiati ad hoc.

Foto by Alessia Tagliabue