Nata e cresciuta a Trento, dopo la maturità si trasferisce a Milano dove si laurea in Lettere Moderne e si diploma all’Accademia dei Filodrammatici. Nel 2009 inizia la sua attività di drammaturga con il testo “Avevo un bel pallone rosso”, (vincitore del 50esimo Premio Riccione e del Premio Golden Graal Astro nascente per il teatro). Il lavoro è messo in scena da Carmelo Rifici, che con il quale inizia un rapporto di collaborazione per gli spettacoli “L’officina- storia di una famiglia”, il progetto “Chi resta” (scritto con Renato Gabrielli e Roberto Cavosi), “Clitennestra o la morte della tragedia” per Elisabetta Pozzi, “Il compromesso”, scritto per gli allievi dell’Accademia dei Filodrammatici. Con lo stesso regista scrive nel 2016 “Ifigenia, liberata” prodotto dal LAC di Lugano e dal Piccolo Teatro di Milano. Negli stessi anni lavora su altri progetti: “Stragiudamento” e “Lungh ‘me la Fabrica del Domm” (regia di Andrea Chiodi), “Stava la madre” (vincitore dei Teatri del Sacro, regia di San- dro Mabellini) , “Guida estrema di puericultura” scritto con Francesca Sangalli (finalista premio Dante Cap- pelletti, regia di Renato Sarti). Nel 2014 lavora al progetto “Mad in Europe”, che vince il Premio Scenario 2015 in corrispondenza della nascita del suo terzo figlio. Lo spettacolo arriva anche secondo al Premio Sonia Bonacina. Nel 2017 lavora alla traduzione de “La bisbetica domata” di William Shakespeare per la regia di Andrea Chiodi.
Il suo lavoro è stato pubblicato in Italia (Editoria & Spettacolo) e in Francia (Les solitaires intempestifs). “J’avais un beaux ballon rouge” è in scena in Francia, Svizzera, Belgio e Lussemburgo per quattro stagioni con la regia di Michel Didym, premio Palmarès Coup de coeur per gli interpreti Richard e Romane Bohringer.