Mercoledì 16 settembre


dalle ore 18.30 | Chiostro Nina Vinchi e Piccolo Teatro Grassi

LE MILLE E UNA NOTTE
concept, regia, drammaturgia Silvia Rigon
regia, scenografia, ideazione e realizzazione figure Lucia Menegazzo 
progetto Finalista Registi Under 30 – Biennale College Teatro 2018 

Attraverso diversi linguaggi, che spaziano dalla danza al teatro partecipato, i racconti de Le mille e una notte prendono vita, articolati in una mostra e tre spettacoli.

MOSTRA/INSTALLAZIONE | Chiostro

Una mostra nel Chiostro svelerà i retroscena della creazione, perché spesso gli spettacoli non sono che la punta dell’iceberg di processi creativi partecipativi e sorprendenti.
La mostra presenta disegni, fotografie, materiali, sculture, testi tagliati nella composizione finale e può essere composta da ulteriori piccole installazioni sonore.

SPETTACOLO MORTE – IL FUOCO NELLE MIE OSSA | Teatro Grassi
con Barbara Mattavelli
musicista e sound designer Federica Furlani
light design Alessandro Carletti 
organizzazione Christina Lidegaard
in collaborazione con Jolanda Guardi (Università di Torino)
con il sostegno di RAMI – Residenza Artistica Multidisciplinare Ilinxarium e di Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)

Shahrazàd, insieme alla sorella, ripercorre la storia delle giovani mogli del re, uccise dopo la prima notte di nozze, fondendo musica dal vivo, ombre, pupazzi e marionette. Con il coinvolgimento di un’arabista dell’Università di Torino, sono state intervistate donne di tutti i continenti, per indagare le differenti percezioni della morte e della violenza.

SPETTACOLO POTERE RIDERE DELLE DISGRAZIE ALTRUI | Teatro Grassi
game designer Alessio Calabresi e Riccardo Rodolfi
con Bruna Bonanno, Giulia Cermelli, Giorgia Colantuomo, Eliana Rotella
in collaborazione con Elisabetta Camussi (Università degli Studi di Milano Bicocca – Dipartimento di Psicologia) e Paolo Grigis (psicologo sociale)
si ringrazia Giulia Scotti, Daniele Vitrone, Mara, Annamaria Borando, Costanza Nastasi, Flavio Scotolati, Mattia Bottagisi, Lorenzo Fidanzi
in co-produzione con mare culturale urbano | con il supporto di Murmuris

Una performance partecipativa che esplora le dinamiche di potere nei gruppi attraverso il gioco. Il progetto è stato sviluppato insieme ad adolescenti e giovani adulti; un’equipe di psicologia sociale dell’Università Bicocca e due game designer.

SPETTACOLO EROS – COME SI CHIAMA QUESTA? | Teatro Grassi
con Barbara Mattavelli
musicista e sound designer Federica Furlani
organizzazione Christina Lidegaard
in collaborazione con Alberto Vailati, Giancarlo Maero (Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Fisica)
produzione Lidelab, Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”, con il sostegno di MIBAC e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”
con il supporto di Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro) e RAMI – Residenza Artistica Multidisciplinare Ilinxarium

Lo spettacolo, sviluppato in collaborazione con dei fisici dell’Università degli Studi di Milano, è un dialogo femminile sul mistero dell’atto amoroso. Le parole di un manoscritto arabo del ‘400 si intrecciano alle voci di donne over 70, all’interno di un laboratorio scientifico in cui si distilla il piacere.

Lidelab, dal danese “laboratorio del piacere e del dolore”, è un collettivo di artiste indipendenti, fondato da:
Silvia Rigon, Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale (spagnolo e arabo), e si diploma in regia alla Scuola Paolo Grassi. È una delle drammaturghe di Santa Estasi di Antonio Latella (Premio Ubu 2016 come miglior spettacolo). Dal 2012 lavora in ambito internazionale, collaborando sia con piccole compagnie indipendenti che con grandi produzioni come supervisione alla drammaturgia e regista assistente. Lavora al fianco di personalità come Lucinda Childs, Marco Balich, Adriana Asti e Lulu Helbaek.
Lucia Menegazzo studia scultura, si laurea allo IUAV in Arti visive e dello spettacolo, studia con Jaime Lorca e si diploma in regia alla Paolo Grassi. È scenografa e organizzatrice della compagnia teatrale The Baby Walk di Liv Ferracchiati (Biennale Teatro 2017, Premio Scenario 2017). Ha collaborato, fra gli altri, con Fabrizio Montecchi (Teatro Gioco Vita) e con Il Teatro dell’Opera di Roma (reparto attrezzisti).

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