ore 21.30 | Piccolo Teatro Grassi – Chiostro Nina Vinchi
LA SOCIETÀ DELLA STANCHEZZA: DA ELISABETTA I A BYUNG-CHUL HAN
Con Maria Pilar Pérez Aspa | fisarmonica Nadio Marenco | soprano Nina Solodovnikova | in collaborazione con Fondazione Teatro Donizetti e Fiato ai Libri
Il filosofo Byung-Chul Han nel suo saggio La Società della Stanchezza delinea i contorni del soggetto di prestazione, colui o colei che usa violenza a se stesso, fa guerra a se stesso, e che crede ciecamente nell’illusione che quanto più si è attivi, tanto più si è liberi. L’eccessivo aumento delle prestazioni in una società nevrotica e frustrata, chiamata infatti la società del doping dove l’individuo assume sostanze che aumentano le sue attività in modo prettamente chimico e questo dover essere sempre oltre i nostri limiti porta inesorabilmente all’infarto dell’anima. C’è così l’effetto di una stanchezza impotente, solipsistica che produce un isolamento e una separazione dei soggetti, i quali, esaurite le loro energie nel tentativo fallimentare di superare se stessi, ricadono sfiancati all’interno del proprio io. Un io incapace di guardare l’altro e di ascoltarlo. Questi concetti così contemporanei ma anche così inafferrabili meritano di essere approfonditi e abbiamo scelto di analizzarli mettendo a confronto il pensiero di Byung-Chul Han con estratti di letteratura e drammaturgia teatrale contemporanea e attraverso straordinari passaggi tratti dalla biografia di Elisabetta I scritta da Carolly Erickson lo scorso anno. Faranno da cornice le note del Castello di Kenilworth di Gaetano Donizetti con una selezione di brani studiati ad hoc.