ore 20.30 | Piccolo Teatro Grassi
STRANIERI
di Antonio Tarantino
regia Gianluca Merolli
con Francesco Biscione, Paola Sambo, Gianluca Merolli
scene Paola Castrignanò | costumi Domitilla Giuliano | musiche Luca Longobardi | luci Pietro Sperduti | organizzazione Pino Le Pera | produzione Andrea Schiavo – H501
Tramedautore apre la XX edizione con un omaggio ad Antonio Tarantino, proponendo uno dei suoi testi più potenti e misteriosi. Stranieri affronta il tema della paura del diverso da un punto di vista inconsueto e alienante, partendo dalle urla di un uomo, ormai alla fine dei suoi giorni, barricato nella sua casa e nella sua solitudine. Fuori, bussano alla porta: sono la moglie e il figlio, due stranieri. Vengono da un altro paese, quello dei morti, sono tornati per accompagnarlo nell’ultimo ballo. Anche se l’uomo insulta e minaccia, i due ospiti continuano a bussare senza fretta, come sapendo che, se anche la porta non verrà aperta, saranno le pareti a sciogliersi inesorabilmente, cancellando ogni confine tra il dentro e il fuori, tra chi si rifugia nella propria casa e chi è considerato straniero.
Antonio Tarantino nasce come pittore e approda nel mondo del teatro solo nel 1993 quando si aggiudica il Premio Riccione con Stabat Mater e La passione secondo Giovanni, a cui seguono Il vespro della Beata Vergine e Lustrini, testi messi in scena dal regista franco-tunisino Chérif, insieme a Materiali per una tragedia tedesca (Premio Riccione 1997), rappresentato al Piccolo Teatro di Milano nel 2000, e vincitore del Premio Ubu. Guardano al terrorismo e al conflitto arabo-israeliano le pièce La pace e La casa di Ramallah (del 2002) che, insieme a Stranieri (2009), evidenziano la stretta correlazione tra sfera privata e Storia condivisa. Dedicate alla figura di Antonio Gramsci sono invece Nel mondo grande e terribile (2008) e Gramsci a Turi (2009), cui seguono la rivisitazione di Medea (2011) e i monologhi Cara Medea e Piccola Antigone (2012). Nel 2017 riceve il Premio Ubu alla carriera.